youtube
instagram
facebook
logocompastorale200x200

Comunità Pastorale S.Paolo VI

S. Giuliano Martire

Storia della parrocchia 

 

 

Grazie alla grande crescita demografica nel territorio circostante la piccola chiesa di S. Maria, nel XIII sec. si hanno una serie di informazioni riguardanti la chiesa dedicata al Santo Martire Giuliano istituita come Pieve.

Nella seconda metà dell’Ottocento vengono effettuate

una serie di lavorazioni per migliorare l’aspetto decorativo e funzionale della chiesa di San Giuliano.

Il primo trentennio del Novecento è pieno di piccoli episodi che testimoniano l’arrivo della modernità anche a San Giuliano.

Nel 1912 arriva la luce elettrica in chiesa e, grande strategia per attirare i più giovani, il cinematografo creando non poche discussioni tra il prevosto e il prete dell’oratorio. Nel 1922 viene fondata la Schola Cantorum.

Nel 1964 iniziano i lavori per la seconda versione della chiesa. Il 2 giugno 1966 avviene la consacrazione dall'Arcivescovo di Milano Cardinale Luigi Colombo.

 

 

Nel 1749, durante la visita dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli nella pieve di San Giuliano, nella parrocchia prepositurale di San Giuliano Milanese figuravano le confraternite senza abito del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario, quest’ultima eretta con atto 9 settembre 1609 del notaio Francesco Carrazia e con bolla nell’anno 1610. Il numero dei parrocchiani era di 1700, di cui 750 comunicati. Nella chiesa collegiata erano presenti il prevosto e un coadiutore. Entro i confini della parrocchia di San Giuliano martire esistevano a quell’epoca gli oratori di San Gregorio, della Beata Vergine Maria e di San Gioacchino in Zivido, dei Santi martiri Giovanni e Paolo in Occhiò, di San Martino in Carpianello (Visita Pozzobonelli, Pieve di San Giuliano).
San Giuliano fu sede di vicariato foraneo, incluso nella regione I, della diocesi, fin dall’epoca post-tridentina.
Verso la fine del XVIII secolo, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia prepositurale di San Giuliano possedeva fondi per 209.5 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 1143 (Nota parrocchie Stato di Milano, 1781). Nella coeva tabella delle parrocchie della città e diocesi di Milano, la rendita netta della prepositura in cura d’anime di San Giuliano Milanese assommava a lire 2649.8; la nomina del titolare del beneficio spettava a Roma (Tabella parrocchie diocesi di Milano, 1781).
Nel 1898, all’epoca della prima visita pastorale dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari nella pieve di San Giuliano, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 2185, esisteva inoltre un beneficio coadiutorale.
Entro i confini della parrocchia di San Giuliano martire esistevano gli oratori di San Gregorio, di Sant’Ambrogio e della Natività di Maria in Zivido, di San Martino in Carpianello, della Vergine del Buon Consiglio in Selmo; nella parrocchiale risultava eretta la confraternita del Santissimo Sacramento. Nello stato del clero erano elencati il preposto parroco e un coadiutore. Il numero dei parrocchiani era di 1600 (Visita Ferrari, I, Pieve di San Giuliano Milanese).
Nel XIX e XX secolo la parrocchia di San Giuliano di San Giuliano è sempre stata sede vicariale nella regione forense VI, fino alla revisione della struttura territoriale della diocesi, attuata tra il 1971 e il 1972 (decreto 11 marzo 1971) (RDMi 1971) (Sinodo Colombo 1972, cost. 326), in seguito alla quale è stata attribuita al decanato di San Donato Milanese, nella zona pastorale VI di Melegnano.