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Comunità Pastorale S.Paolo VI

Non c'è Pasqua...senza uova!

2022-04-23 11:25

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Punto d'Incontro,

La Pasqua è una festa grande perché Gesù si è svegliato dalla morte, ha vinto e ci ha aperto il Paradiso.

Questa domenica, 24 aprile, celebrano la Pasqua, la grande vittoria di Cristo sulla morte, anche i nostri fratelli ortodossi.

La Pasqua cade sempre la prima domenica dopo la prima luna dall’equinozio di primavera ma, mentre la Chiesa cattolica segue il calendario gregoriano, quella ortodossa segue il calendario giuliano, così la Pasqua cade molto spesso in date diverse.

La maggioranza dei cittadini di Cipro, Bulgaria, Repubblica di Macedonia, Grecia, Libano, Russia, Romania e Ucraina festeggiano la Pasqua ortodossa. In un tempo di lacerazioni, celebrare il Risorto diventa per ciascun cristiano cattolico o ortodosso, un dono ma soprattutto un impegno a portare e a vivere l’annuncio degli angeli.

Cristo è risorto, è veramente risorto! La Risurrezione di Cristo è il punto centrale dell’intera vita religiosa della Chiesa ortodossa. Abbiamo chiesto ad una famiglia ucraina di fede cristiana ortodossa, ospitata nella nostra città: "Come la vivevate nel vostro Paese? E come vi preparate a viverla quest’anno?" Il dialogo inizia. In italiano, in inglese, in ucraino, un po’ a gesti, chiediamo anche aiuto al traduttore Google … ma ci capiamo! Mentre la mamma mi mostra alcune foto dal cellulare, mi risponde il figlio adolescente: “La Pasqua è una festa grande perché Gesù si è svegliato dalla morte, ha vinto e ci ha aperto il Paradiso.

È un giorno di festa per tutta la famiglia, da vivere insieme. Anche chi non crede va in chiesa a Pasqua. Nella settimana prima della festa si celebrano ogni giorno in chiesa delle liturgie e nelle case le donne fanno le pulizie. Il giovedì santo si ricorda l'Ultima cena, vengono letti dodici “pezzi” di vangelo della Passione e a casa vengono preparate le uova colorate.

Il venerdì santo la preghiera inizia dalla mattina e nel pomeriggio si mette al centro della chiesa un lenzuolo viola, segno di Gesù morto.

Al sabato santo bambini ed anziani portano in chiesa per far benedire il kulich (dolce tradizionale simile al panettone con canditi e ricoperto con una glassa di zucchero), la Pashka (torta di ricotta con frutta candita, mandorle e uva passa) e le uova, le cosiddette pysanky. A mezzanotte inizia la lunga liturgia che prosegue fino alla mattina: si accende il cero pasquale e si segue la croce portata in processione. C’è il coro che canta; per la Pasqua ci sono dei canti speciali. C’è il rito dell’aspersione. A tutti viene data una candela accesa da portare a casa.

Quest’anno, come famiglia, vivremo la settimana santa e la Pasqua in una chiesa ortodossa a Milano. Per noi è importante partecipare.

" Cosa vi manca più di tutto? “Le uova!” mi risponde la bambina più piccola.

Quest’anno infatti non riuscirà a colorare le uova da mettere nel cesto al centro della tavola, non ha i colori adatti!

Le Pysanky indicano primavera, risveglio della natura. Ho cercato di supplire alla mancanza donandole degli ovetti di cioccolato, che ha gradito.

Capisco che non è la stessa cosa ma l’augurio è sincero e dettato dall’affetto: la fede nel Signore Risorto ci aiuti ad attraversare questo tempo con grande speranza!

Buona Pasqua!

Albina Daccò