Il mese di gennaio, per la Chiesa italiana, è denso di appuntamenti: la Giornata mondiale per la pace il 1 gennaio, la "coda" delle festività natalizie con l'Epifania, la settimana per l'Unità dei cristiani (iniziata martedì 18, si concluderà il 25 p.v.), la settimana dell'educazione che va dalla memoria di Sant'Agnese, il 21 gennaio, alla memoria di San Giovanni Bosco il 31 gennaio, un lungo periodo in cui siamo chiamati a mettere al centro il tema dell'educazione delle giovani generazioni, la domenica della Parola di Dio il 23 gennaio, per promuovere "la celebrazione, la riflessione e la divulgazione della Parola di Dio", la festa della famiglia, domenica 30 gennaio. Siamo tutti consapevoli che il momento che viviamo, ancora segnato dagli effetti della pandemia, ci condizionano nel vivere appieno questi appuntamenti: l’Osservatorio giuridico legislativo regionale della Conferenza episcopale lombarda, sull’onda del progressivo aumento di casi e recependo le nuove norme dell’esecutivo, ha dato indicazioni precise sulla partecipazione alle attività pastorali; il super Green Pass, ad esempio, è obbligatorio per le assemblee parrocchiali, per le sagre, per il bar dell’oratorio, per concerti, proiezioni o spettacoli che si tengono nel teatro della comunità o in chiesa. È indispensabile anche per una "tombolata delle famiglie", per il centro anziani o il polo culturale, per conferenze o presentazioni di libri, per le attività sportive. Don Luca, nell'editoriale di domenica scorsa, così concludeva: "E in questo tempo vorremmo più che mai tornare a tante nostre abitudini.
Ma rischiamo di sprecare tante energie, inutilmente. Piuttosto viviamo responsabilmente, facendo un passo alla volta, abitando con grande pazienza ogni giorno, ma c o l t i v a n d o nuove strade, nuove vie, nuove abitudini per rendere più evidente che la salvezza che viene da Gesù è molto di più della salute e che il profilo clinico dell’esistenza non può essere scambiato per la nostra più grande salvezza.
I latini lo avevano ben capito, coniando la parola “salus”, che significa sia salute che salvezza." Come comunità cristiana siamo chiamati ad "abitare" questo tempo, non ad aspettare che passi per tornare alle "abitudini" di prima, a trovare "altre strade" che ci consentano di vivere con responsabilità e speranza, testimoniando l'amore e la presenza del Signore Risorto che vive in mezzo a noi. Abbiamo dato ampio spazio, nelle pagine che seguono alla Coordinatrice del Consultorio familiare di Peschiera, Laura Gatelli, che ci ha informato sull'attività dell'ultimo anno, caratterizzata dalla forte richiesta delle famiglie soprattutto per i figli adolescenti, i più provati dalla situazione di chiusura e distanziamento sociale che la pandemia comporta. Anche la settimana dell'educazione, che ha come slogan tematico "A che punto siamo con la bellezza?", guarda con particolare attenzione agli adolescenti, che sono la componente più vivace dei nostri oratori. Preoccupa il senso di smarrimento che li accompagna, aggravato dalla discontinuità delle proposte educative che scuola, sport, attività ricreative sono costrette ad osservare in rapporto alla situazione dei contagi. "A tema poniamo la nostra capacità di saper educare al bello della fede e al bello della vita comunitaria, nel contesto dell'oratorio. Abbiamo bisogno di ridirci il bello della nostra fede e della nostra vita comunitaria, per ridarci nuovo slancio e ripartire. Se ancora non abbiamo ripreso del tutto la vita di prima, se ci siamo ritrovati spenti o svuotati o privi di qualche esperienza che prima riuscivamo a vivere, forse possiamo fermarci un attimo e ritrovare insieme nuove strade."
Così si legge nel comunicato di presentazione che la F.O.M. fa a proposito della settimana iniziata il 21 gennaio, dopo aver persino avviato "un anno straordinario adolescenti".
Commissione Comunicazione